Sulla donazione di sangue e plasma se ne sentono di tutti i colori. Ecco 10 informazioni di base per scegliere se diventare donatori. Il sangue non si riproduce in laboratorio e senza un’adeguata scorta il Servizio sanitario nazionale non potrebbe pianificare nemmeno le operazioni chirurgiche di routine. Oggi in Italia siamo autosufficienti ma basta un disguido qualunque per andare in sofferenza. Quindi è sempre meglio poter contare su un ampio numero di donatori e donatrici che si mettono a disposizione dei malati.
FALSO
Di norma devono semplicemente passare quattro mesi, in modo da poter individuare un’eventuale infezione in corso o la presenza di virus. Si consiglia comunque di scegliere tatuatori con certificazioni sanitarie e autorizzazioni in perfetta regola e ben esposte.
FALSO
Non puoi donare se hai comportamenti e abitudini potenzialmente pericolose per la tua salute e per quella del ricevente. Non solo alcool e tabacco ma droghe, dieta sbagliata, comportamenti sessuali o semplicemente un viaggio in un paese considerato a rischio possono essere un ostacolo alla donazione. Qualche sigaretta o bicchiere non sono un problema: il segreto è l’equilibrio tra la salute e il piacere. Basta non esagerare!
FALSO
Per donare oggi è necessario prenotare telefonicamente la poltrona. In questo modo si evitano lunghe attese e si permette al Servizio sanitario di programmare meglio la raccolta e l’utilizzo del sangue e degli emocomponenti. I globuli rossi scadono dopo 45 giorni: per non sprecare unità di sangue occorre programmare i prelievi in modo efficiente. Dal momento della visita a quello della colazione post donazione passano circa 60 minuti per il sangue intero e 1 ora e mezza per il plasma.
FALSO
Per chi fa attività agonistica donare sangue può essere addirittura sconsigliato. O meglio, chi pratica sport agonistico o amatoriale, può essere donatore nei periodi di riposo o comunque lontano dagli impegni agonistici stressanti.
FALSO
Molte donatrici e donatori segnalano che la parte più dolorosa è la lieve punzione che viene fatta sul dito per determinare il tasso di emoglobina e accertare l’idoneità alla donazione. Il dolore è pari a quello della accidentale puntura con uno spillo. L’inserimento dell’ago nella vena e la donazione vera e propria sono invece indolori nella gran parte delle esperienze dei donatori. È vero però che la percezione del dolore e la soglia di tolleranza variano da individuo a individuo. Quello che spesso interviene a fermare un potenziale donatore è il timore dell’ago o l’impressione della vista del sangue.
FALSO
Nessun medico che visita un uomo o una donna aspiranti donatori chiederà mai nulla, in Italia, sull’orientamento sessuale dei candidati. I medici si limitano a valutare se un comportamento sessuale possa essere considerato potenzialmente pericoloso per il ricevente di sangue. Dunque è importante essere onesti sulla promiscuità, sulla frequenza e sulle modalità dei rapporti. Le preferenze sessuali non sono vincolanti.
FALSO
Molti donatori si sentono sminuiti quando il medico chiede loro di donare plasma. In realtà non sanno di compiere un gesto davvero importante. Mentre in Italia abbiamo praticamente raggiunto l’autosufficienza per quel che riguarda il sangue, non lo stesso si può dire del plasma. Dobbiamo comprare da altri paesi alcuni farmaci salvavita che si producono proprio con la parte liquida del sangue. Emofilici, grandi ustionati, pazienti con problemi al fegato e molti altri malati hanno bisogno del plasma per potersi curare. In alcuni paesi come la Germania, il plasma si raccoglie a pagamento. Far crescere la raccolta gratuita e disinteressata è un modo per aumentare la sicurezza degli emoderivati e destinare risorse economiche ad altre urgenze del Servizio sanitario.
FALSO
Come per la percezione del dolore, anche la stanchezza è uno stato psicofisico individuale che cambia a seconda della stagione e di molti altri fattori. L’adeguato riposo e una dieta equilibrata aiutano a sentirsi in forma dopo il prelievo.
FALSO
Il digiuno è necessario soltanto per gli esami del sangue diagnostici da laboratorio. Il mattino della donazione è preferibile aver fatto una colazione leggera a base di frutta fresca o spremute, thé o caffè zuccherati, fette biscottate. Non sono consentiti i grassi animali (latte, yogurt, crema ecc.). E dopo la donazione la colazione te la offre il centro prelievo. Chi dona il pomeriggio non deve assolutamente saltare il pasto ma mangiare con moderazione evitando grassi, latticini, alcol o cibi pesanti. Una pasta al pomodoro o una porzione di carne o pesce accompagnati da verdura e un frutto sono l’ideale.
FALSO
4 volte l’anno è il limite massimo per il sangue intero, un po’ di più per il plasma. La tendenza oggi è comunque chiamare i donatori per donare secondo il gruppo sanguigno e in alcuni periodi specifici. Non importa se vieni chiamato anche solo una volta ogni anno: un donatore è tale se si mette a disposizione del Servizio sanitario in modo da rispondere alle necessità dei pazienti per evitare un calo nelle scorte o un’eccedenza di unità raccolte, che una volta scadute andrebbero eliminate.
Per ulteriori informazioni sull’AVIS visita il sito www.avischioggia.it